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Amburgo - giorno 4


19/02/2015

Questa mattina ci siamo buttati su una colazione "salata"; molto gustosa....... sarà il freddo  ,ma la fame sembra essere raddoppiata!





A 300 metri dall'appartamento c'è la Stazione Nord (Bahnof) che sembra un centro commerciale più che una stazione: tantissimi negozi di vario genere e una moltitudine di piccoli ristoranti di ogni nazionalità dove le persone mangiano a qualsiasi ora. 
Tantissima gente che si muove "automaticamente"  in modo ordinato , pulizia in  ogni angolo, polizia che vigila continuamente, grande sicurezza ( che abbiamo verificato fino alle 24.00).
In varie occasioni riesco a constatare come qui ad Amburgo viene agevolata la cultura e il trasporto per la famiglie con Bambini, I ragazzi fino a 14 e 18 entrano gratuitamente nei musei e in molte attrazione e nel caso del treno non pagano ....... non si parla di riduzione bensì di gratuità.
Tutto a misura di Famiglia per vivere la propria città e i servizi connessi.

          


Allora per 29 euro (paghiamo solo io e Francesco ) prendiamo un biglietto aperto A/R  per Brema 









Dopo 1 ore e 9 minuti arriviamo a Brema e appena usciti dalla stazione  facciamo un giro nel parco Am Wall dove c'è un particolare Mulino a vento - un pezzettino di Olanda in Germania-.








Immettendoci nella  zona pedonale Soegerstrasse ( questa strada  prende il suo nome dalle statue in bronzo che danno il benvenuto a tutti i passanti che . Si tratta di un uomo che conduce i suoi maialini. In questa zona in passato i pastori transitavano con gli animali al pascolo) ci dirigiamo verso il cuore di Brema: Markplazt.
Vi si affaciano edifici diversi tra loro per lo stile di costruzione. 



Quello che domina su tutti é il Rathaus ,con le sue enormi finestre e il porticato, in stile gotico con elementi rinascimentali

       

Di fronte alla facciata del Municipio c'è la statua di Rolando Il Paladino 
[ Il Bremer Roland (letteralmente: “Rolando di Brema”) è una gigantesca statua raffigurante il paladino Rolando/Orlando, posta nella Marktplatz di Brema (Germania) che risale al 1404.
la statua in pietra, alta dieci metri, di Rolando il paladino, prospiciente il municipio, è il simbolo della libertà e dell’indipendenza della città, fondata da Carlo Magno, da ogni oppressione politica e religiosa. Libertà, parola scolpita anche sullo scudo dell’Orlando di Ariosto della Germania del nord. La leggenda vuole che la libertà di Brema sarà garantita fino a quando Rolando rimarrà sul suo piedistallo. Simboleggia la libertà e la giustiziae l’indipendenza del Land di Brema. Rolando/Orlando è raffigurato con mantello, spada (simbolo di giustizia) e scudo con aquila a due teste. Lo scudo reca il motto che fa riferimento all’editto che conferì a Brema lo status di città (le altre due sono Berlino e Amburgo). La statua del “Bremer Roland” è rivolta verso il Duomo di Brema, circostanza non casuale, in quanto il duomo è sede dell’Arcivescovato di Brema, una delle autorità che ostacolarono l’autonomia della città. La leggenda dice che porta fortuna e bene toccare il ginocchio del Roland. Il monumento, il più antico e il più grande del genere in Germania, è annoverato, insieme al vicino municipio cittadino, nella lista dei patrimoni dell’umanità stilata dall’UNESCO (dal 2004). DAL WEB]




Chiesa di Nostra Signora (Liebfrauenkirche

(Sorge sul sito di una chiesa più antica dedicata a San Vito di cui incorpora alcune parti. Fu infatti ampliata nel XII secolo e restaurata nel XIII secolo. Una delle due torri che la fiancheggia fu adibita ad archivio del consiglio comunale. Subì gravi danni durante la II guerra mondiale. I lavori di restauro furono eseguiti tra il 1958 e il 1965 sotto la direzione dell'architetto Dieter Oesterlen. Le vetrate delle finestre sono opera dell'artista francese Alfred Manessier)




Alle spalle del Municipio troviamo la famosa statua dei Musicanti di Brema ( del 1951 di Gerhard  Marcks). E' considerato un portafortuna toccare il naso o le zampe dell'asinello

[Un asino, un cane, un gatto e un gallo, tutti e quattro vissuti in diverse fattorie, una volta invecchiati, vengono cacciati via e trattati male dai loro padroni. Ad uno ad uno abbandonano il proprio territorio e scappano via insieme incontrandosi, decidendo di andare a Brema per vivere senza padroni e diventare musicisti.
Sulla strada per Brema i quattro animali scorgono una casa abitata da alcuni ladri. Essendo affamati, pensano di mandarli in fuga per poter ottenere del cibo. Perciò, dopo essersi posizionati l’uno sopra la schiena dell’altro, intonano uno strano concerto emettendo i propri versi che, messi assieme, formano un ruggito. I ladri, non sapendo da dove provengano quei rumori e credendo che ci siano dei fantasmi, fuggono via a gambe levate, liberando così la casa agli animali, che si rifocillano e riposano lì per la notte. Durante la notte, i ladri ritornano sul posto e mandano un volontario a controllare la casa. Non essendoci luce, il ladro volontario va in cucina per accendere una candela e vede gli occhi del gatto brillare nell’oscurità, scambiandoli per carboni ardenti. Allora avvicina la candela verso il gatto che però gli salta addosso e gli graffia la faccia, dopodiché l’asino gli tira un calcio, il cane gli morde una gamba e il gallo lo becca spingendolo verso la porta e strillando. Tornato indietro dai suoi compagni, il brigante volontario racconta a loro di essere stato malmenato da un’orribile strega che lo ha graffiato (il gatto), da un vampiro che lo aveva morso (il cane), da un centauro che lo ha calciato (l’asino), e da un diavolo sopra il tetto (il gallo) che urlava “Chi corre qui!”. Alla fine i ladri abbandonano definitivamente la casa senza mai più tornarci e i quattro animali vivranno felicemente lì per il resto della loro vita]




Ritornando nella piazza vediamo in stile rinascimentale fiammingo l'edificio Schutting sede della Camera di Commercio 



Poco oltre ci sono alcune altre case storiche , tra cui la Ratsapotheke - una farmacia del 1864.








In contrasto con tutti gli edifici che si affacciano  sulla piazza c'è  Il Parlamento di Land e della città di Brema - moderno degli anni'60

                

Oltre il Parlamento ecco la cattedrale di San Pietro


[La cattedrale di San Pietro (in tedesco Bremer Dom o St. Petri Dom zu Bremen), dedicata a san Pietro, è una chiesa situata nel centro di Brema. La cattedrale appartiene alla Chiesa evangelica di Brema, un membro dell'organizzazione protestante chiamata Chiesa evangelica in Germania. È la protocattedrale del fu arcivescovato di Brema. La Cattedrale di San Pietro è una chiesa romanica in arenaria e mattoni, che fu costruita nel XI secolo sulle fondamenta di edifici precedenti più antichi e convertita in stile gotico nel XIII secolo. Nel XIV secolo è stata ampliata con cappelle laterali. Nel 1502 iniziò la trasformazione in chiesa a sala tardogodica, ma non era ancora stata terminata navata Nord, quando la Riforma fermò tutti i lavori di costruzione. Nel tardo XIX secolo ci fu un grande ristrutturazione dell’edificio, pesantemente trascurato e in parte distrutto, che comportò una facciata a due torri ad ovest e una torre centrale in stile neoromanico (in precedenza, probabilmente non esistente). La Cattedrale di San Pietro oggi appartiene alla Chiesa Evangelica Luterana. Dal 1973 è un Bene Culturale tutelato. DAL WEB]


















Uscendo del duomo eravamo alla ricerca di un particolare punto della piazza in cui la gente sputa su un quadrato della pavimentazione. Si avvicina a noi un signore anziano che vedendoci in difficoltà ci ha assistito con molte notizie storiche nella nostra ricerca ; non nego che pensavo di essere stata fregata da una di quelle guide che accalappia i turisti in cerca di soldi .....ma con grande piacere mi sono resa conto che ci faceva da Cicerone per il piacere di raccontare e conversare per risaltare la sua amata Brema.



Spuckstein

[Era una killer tedesca che, tra il 1º ottobre 1813 e il 24 luglio 1827, avvelenò con l'arsenico quindici persone a Brema e Hannover. Tra le vittime si contano i genitori, i suoi figli, due mariti e un fidanzato. Si prendeva cura delle vittime poco prima che morissero: questo le creava simpatie da parte della popolazione, addirittura la soprannominava “Angelo di Bremen”. I genitori li uccise per ostilità; gli altri delitti erano apparentemente motivati da fattori economici. Venne arrestata dopo che il padrone di casa, insospettito, aveva dato ad un medico una fetta di prosciutto che la killer teneva in casa: sopra di esso c'erano dei granuli molto piccoli, composti da arsenico. Fu arrestata la sera del 6 marzo 1828, giorno del suo compleanno. Processata, venne condannata a morte. Fu decapitata con una spada la mattina del 21 aprile 1831. Fu l'ultima persona a essere giustiziata a Brema. Sul luogo dove si trovava il patibolo (o dove rotolò la testa decapitata) si trova un insieme di pietre, detto “Spuckstein”, in cui i turisti ancora oggi sputano sopra per il disgusto (infatti il nome tradotto vuol dire “Pietre-Sputi”). DAL WEB]


Oltre il palazzo della Camera di commercio  sulla destra visitiamo il vicoletto di Böttcherstraße 

[La Böttcherstraße si trova  in pieno centro storico e collega la Martinstraße . La via, che misura circa 110 metri, è caratterizzata da edifici in laterizio, in gran parte risalenti alla ricostruzione del XX secolo, ma che rispecchiano lo stile delle città anseatiche . L'ingresso alla via è "segnato" da un bassorilievo raffigurante l'arcangelo Michele che uccide il drago, opera di Bernhard Hoetger. La via acquisì una notevole importanza già nel Medioevo, in quanto rappresentava il punto di collegamento tra il centro storico e il porto sul fiume Weser. All'epoca, era la strada degli artigiani, soprattutto dei fabbricanti di botti, da cui il nome. Nel 1902 (o 1906), un magazzino della via, risalente al XIV secolo venne acquistato da Ludwig Roselius, proprietario di una ditta di caffè (la futura Hag). Lo stesso Roselius acquistò in seguito anche tutti gli altri edifici, che fece però demolire per affidare all'architetto e scultore Bernhard Hoetger un progetto di ricostruzione, che fu realizzato tra il 1922 e il 1933 e che conferì alla via l'aspetto che conosciamo oggi.  Il governo nazista decise di conservare la via come esempio di "arte degenerata". Nel corso della seconda guerra mondiale, segnatamente nel 1944, molti edifici furono distrutti o gravemente danneggiati dai bombardamenti. La ricostruzione, almeno delle facciate, avvenne nove anni dopo.  Nel 1989, la via fu acquistata dalla Sparkasse Bremen ("Cassa di risparmio di Brema"), che diede inizio ad un'opera di restauro terminata nel 1999. Haus des Glockenspiels: La Haus des Glockenspiels ("Casa del carillon"), opera di Bernhard Hoetger, è una delle principali attrattive turistiche della via, in particolar modo alle ore 12, 15 e 18 quando risuona il carillon costituito da numerose campane in ceramica di Meissen. DAL WEB]

















Pausa pranzo............











Di nuovo in marcia per addentrarci nel vicoletto dei pescatori ,il famoso Schnoor .
[Lo Schnoor (in basso tedesco anche: Snoor) o Schnoorviertel (Schnoor + Viertel “quartiere”) è un famoso quartiere storico del centro della città tedesca di Brema (Germania nord-occidentale), composto da piccoli edifici (molti dei quali a graticcio) del XVI – XIX secolo, miracolosamente scampati alle distruzioni della seconda guerra mondiale e restaurati a partire dal 1958: si tratta del più antico nucleo abitativo della città. Il quartiere, in origine abitato da pescatori e che, all’inizio del XX secolo, era una delle zone più povere della città, ha oggi un carattere prettamente turistico . Molti degli edifici sono monumenti protetti . Il quartiere è caratterizzato da strette viuzze, sulle quali si affacciano degli edifici risalenti per lo più al Classicismo (1800-1850) e all’Istoricismo (1850 – 1890); solo alcuni risalgono al Barocco (1700 – 1770) e pochi al Rinascimento del Weser (1550 e 1630). Molte denominazioni delle vie dello Schnoor fanno riferimento ad un uso passato, come ad esempio la Stavendamm, il cui nome deriva dalla parola basso tedesco Stave, che significa “stanza” (cfr. ted. Stube) e si deve alla presenza in loco di un bagno (ted. Badestube) pubblico. Tra gli edifici più famosi e curiosi, figura quello che ora ospita un albergo con una sola stanza. Il quartiere si sviluppò soprattutto tra i secoli XVI e XVIII. All’inizio del XX secolo, lo Schnoor fu abitato quasi esclusivamente dalle persone povere della città e fu quindi a rischio demolizione, perché considerato alla stregua di una “baraccopoli”. Infine, a partire dal 1958 – 1959, iniziò un’opera di restauro. DAL WEB]























Siamo temerari, con il freddo che fà ci mangiamo un bel gelato e torniamo ad Amburgo......


...... per l'ora di cena! 






( Alcune foto sono scattate da Marilena)


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