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Visualizzazione dei post con l'etichetta #SENZAPAROLE

Ape time e Pacchero

La visita a Salerno si è poi "ridotta" a bevi e mangia, nonostante le mie incapacità ad ingurgitare cibo ma più facilità a sorseggiare alcolici. Avevo sentito parlare del Lanificio ( In Piazza Flavio Gioia) ed in particolare modo del suo proprietario Renato un bravissimo bartender che ha saputo dominare per capacità la piazza e dato filo da torcere alla concorrenza. In sintesi da come ho capito lavora lì alla grande solo lui. Chapeau! La prova per testare è stato il Negroni per me e il Cosmopolitan per mio marito. Senza alcun dubbio ottimo considerando che per la mia atipicità  - non amo troppo la vena amara che nel Neuroni la fa da padrona quando i prodotti che lo compongono non sono di qualità e non bilanciati. Sta di fatto che ho fatto un secondo giro! Il mio piccolo stomaco si è aperto e dunque  senza esitare ho portato la famiglia a Il Pacchero . Un ristorante piccolissimo che ho scoperto grazie ad un amico e dove si mangia divinamente il pesce.  ...

ORLANDO, JUNE 12 , 2016

"Non c'è proporzione rispetto alle reazioni, manifestazioni di cordoglio e di solidarietà tra la strage di Orlando e altre avvenute negli ultimi anni. Le dichiarazioni politiche in Italia sono state poche, al cloroformio, citando una indistinta carneficina di giovani, mai ricordando che è avvenuta in un locale gay......" Copyright@ My Life Times 2008-2016   

Dove non c'è amore!

"Fare scudo col corpo a una persona amata. O farsi scudo con il corpo di una persona che si dovrebbe amare. L’alfa e l’omega dell’esperienza umana, l’arco del compasso tra santità e abominio. L’alfa è in questa foto che ha la potenza di una scultura. Un uomo gravemente ferito abbraccia la sua donna insanguinata dopo l’esplosione di Ankara. Un gesto istintivo, maschio. Braccia che scaldano meglio di coperte. L’uomo si chiama Izzettin, fa l’insegnante e ha 46 anni, ma da sabato molti di più. Si è trasferito ad Ankara per consentire alla figlia di andare all’università e alla sorella di curarsi un tumore. L’attentato gliele ha spazzate via entrambe. Rimane la moglie. Quell’abbraccio è uno slancio protettivo, ma anche un tentativo estremo di aggrapparsi alla vita.  Poi c’è l’omega. C’è un uomo chiamato Giuseppe Iannicelli, trafficante di cocaina in terra di ’ndrangheta, ucciso quasi due anni fa assieme al figlio di suo figlio, un b...

Schifata!

Questo signore è un gran pezzo di M..... Con che coraggio si possono fare affermazioni del genere; rimango basita e schifata! Copyright@ My Life Times 2008-2015