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Ape time e Pacchero

La visita a Salerno si è poi "ridotta" a bevi e mangia, nonostante le mie incapacità ad ingurgitare cibo ma più facilità a sorseggiare alcolici.
Avevo sentito parlare del Lanificio ( In Piazza Flavio Gioia) ed in particolare modo del suo proprietario Renato un bravissimo bartender che ha saputo dominare per capacità la piazza e dato filo da torcere alla concorrenza. In sintesi da come ho capito lavora lì alla grande solo lui. Chapeau!
La prova per testare è stato il Negroni per me e il Cosmopolitan per mio marito. Senza alcun dubbio ottimo considerando che per la mia atipicità  - non amo troppo la vena amara che nel Neuroni la fa da padrona quando i prodotti che lo compongono non sono di qualità e non bilanciati. Sta di fatto che ho fatto un secondo giro!



Il mio piccolo stomaco si è aperto e dunque  senza esitare ho portato la famiglia a Il Pacchero.
Un ristorante piccolissimo che ho scoperto grazie ad un amico e dove si mangia divinamente il pesce. 
La mia scelta per questioni di digeribilità si è indirizzata verso il crudo e scampi e Gamberi rossi l' hanno fatta da padrone insieme ad un salmone in salsa di soia e yoghurt greco ... e qui è iniziata e terminata la cena (almeno per me).




Fortunatamente si ! Pensando a quanta roba riuscivo a mangiare prima e come poco gustassi a piccoli bocconi le pietanze.  A piccoli passi e giorno dopo giorno sto imparando a come e in che modo mangiare , naturalmente non rinuncio a nulla più per il fatto di capire ciò che posso ingerire senza alcun problema e ciò che può ora darmi fastidio, ma anche perché non mi voglio sentire limitata nel poter prendere qualcosa di più calorico anche ( conoscendo benissimo il danno ma facendo subentrare la responsabilità e la forza di volontà a limitare le dosi) per non sentirmi soffocare psicologicamente.

Felici e sazi .... torniamo a casa.



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