Una storia interessante anche se di non facile lettura; la trama è narrata su due piani temporali, il "prima", i momenti che precedono il rapimento e il periodo di prigionia di Mia, e il "dopo", quando Mia è ormai tornata a casa e soffre di una specie di sindrome da stress post traumatico . I continui cambi temporali dei personaggi la rendono poco scorrevole e frammentata e non prediligo particolarmente questo modo di narrare, però ha fatto crescere ,pagina dopo pagina la mia curiosità e la voglia di andare avanti nella lettura.
"Mia Dennett è figlia di un importante giudice di Chicago; ha scelto di condurre una vita semplice, lontana dai quartieri alti e dalla mondanità in cui è cresciuta. Una sera come tante, entra in un bar per incontrare il suo ragazzo ma, all’ennesima buca di lui, Mia si lascia sedurre da un enigmatico sconosciuto dai modi gentili. Colin Thatcher, sembra il tipo ideale con cui concedersi l’avventura di una notte. Peccato che si rivelerà il peggior errore della sua vita: Colin infatti è stato assoldato per rapirla. Ma quando Thatcher, invece di consegnare l’ostaggio, decide di tenere Mia con sé e di nasconderla in un remoto capanno del Minnesota, il piano prende una piega del tutto inaspettata....."
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